Oggi parliamo delle possibilità che RuneQuest Sesta Edizione offre per la produzione e condivisione, anche a pagamento, delle proprie creazioni.

Precedenti edizioni di RuneQuest si appoggiavano alla OGL, la Open Game License prodotta nel 2000 dalla Wizards of the Coast per consentire a chiunque di “costruire” il proprio gioco sulle fondamenta della terza edizione di D&D. Questo ha consentito la nascita di spin-off di RuneQuest come OpenQuest, oltre al proliferare di supplementi non ufficiali.

Per la Sesta Edizione invece The Design Mechanism ha scelto di non utilizzare lo strumento della OGL. Ma questo vuol dire che é proibita la pubblicazione di materiale non ufficiale? Assolutamente no: per questo scopo è disponibile la Licenza Gateway!

La Licenza Gateway prevede che l’utente che ha prodotto o intende produrre del materiale non ufficiale compili e firmi l’Accordo di Licenza Gateway (in inglese). Questo contratto viene fornito dalla Design Mechanism a chi ne fa richiesta. Per la lingua italiana, è possibilissimo che sia Alephtar Games a “presentare” l’aspirante autore a Design Mechanism, ma è importante sottolineare che l’accordo di licenza è stipulato direttamente tra l’autore e The Design Mechanism, non con il licenziatario della traduzione italiana. Per questo motivo, se volete sfruttare la Licenza Gateway, preparatevi a leggere un po’ di inglese, anche se ci offriamo volontari per aiutarvi con la traduzione.

Con la firma dell’Accordo di Licenza, l’aspirante autore accetta alcune condizioni poste dalla Design Mechanism per l’uso del sistema e del marchio RuneQuest. Tra queste condizioni NON c’è il pagamento di diritti in denaro – al massimo viene richiesto l’invio di una copia del libro. E’ importante invece notare che l’autore si impegna a rispettare i seguenti punti:

  • Pubblicare solo opere che siano supplementi di RuneQuest e non sistemi di gioco a sé stanti derivati da RuneQuest; è ammesso includere nel supplemento regole speciali e varianti di regole, ma non completi stravolgimenti del regolamento mascherati da regole opzionali.
  • Limitare il numero di brani citati nel proprio supplemento dalle regole base di RuneQuest a una cifra fissata. E’ ammessa invece la citazione di punti specifici del regolamento.
  • Non utilizzare senza permesso materiale che sia di proprietà di terze parti.
  • Consentire a The Design Mechanism di visionare in precedenza il prodotto finito per verificare che non contenga contenuti osceni, razzisti, diffamatori o comunque offensivi o potenzialmente lesivi del buon nome di The Design Mechanism o del marchio RuneQuest. Questo include esplicitamente le illustrazioni. Se si verifica uno di questi casi, Design Mechanism può vietare in extremis la pubblicazione di un particolare supplemento, o chiederne il ritiro dal commercio.
  • Apporre sul prodotto finito il logo “RuneQuest Gateway” che identifica il supplemento come un’espansione non ufficiale di RuneQuest. Nulla è dovuto per l’uso di questo logo.

Ribadiamo che questa licenza consente di pubblicare supplementi commerciali, ossia di vendere le proprie creazioni, senza pagare alcuna percentuale né a noi né a The Design Mechanism.

Come vedete, anche se The Design Mechanism chiede esplicitamente di mantenere la supervisione dei contenuti per assicurarsi che non si scada nella pornografia (non stupitevi... è successo!), di fatto i fan sono liberi di pubblicare quasi qualsiasi cosa che abbiano scritto e che sia basata su RuneQuest. E di farlo sfruttando persino il marchio RuneQuest Gateway! Che volete di più?

Ci auguriamo che molti fan sfruttino questa possibilità e si muniscano di una licenza Gateway per supplementi italiani. Più materiale è disponibile, più il gioco si diffonde.

Noiose (ma necessarie) chiacchiere legali

Le ragioni per cui non si è utilizzata la OGL anche per la Sesta Edizione sono complesse da spiegare, limitiamoci a dire che il precedente licenziatario del Trademark di RuneQuest, Mongoose, aveva indicato come “contenuto aperto” delle parti che non avrebbe dovuto o potuto, ai termini del suo contratto, mettere sotto il controllo discrezionale degli utenti. Delle implicazioni di questo fatto, essendo squisiatemente legali, non è opportuno parlare in questa sede. Basti semplicemente ribadire che nel passato si è abusato di questa licenza per RuneQuest.

Per quanto riguarda poi la richiesta di supervisionare i contenuti per evitare la pubblicazione di materiale razzista o osceno, comprendiamo che possa sembrare una precauzione eccessiva. Ma purtroppo in tempi recenti e non si sono verificati diversi episodi relativi a contenuti inaccettabili che facevano bella mostra di sé in questo o quel gioco di ruolo. Vale la pena di ricordare anche che la sensibilità delle differenti nazionalità è diversa, e quello che non è osceno in Italia potrebbe risultarlo in America – come dimostrato dalla recente polemica internettiana relativa al Kickstarter della versione inglese di un gioco di ruolo italiano (di cui evitiamo di fare il nome per non rinfocolare la polemica). Per questo motivo l’editore inglese desidera esercitare un controllo piuttosto attento su quello che viene pubblicato.

Vi ricordiamo inoltre che è richiesta una licenza Gateway anche per prodotti gratuiti se vengono esplicitamente presentati come “supplementi di RuneQuest”. Vi potrà suonare strano, ma è una precauzione che The Design Mechanism e Moon Design Publications prendono per via di come funzionano le leggi americane e internazionali sul diritto d’autore.

 

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